domenica 27 maggio 2012




Prof. Francesco Riccardo Monti, Università Santo Tomas, Manila 

Un cremonese angosciato contribuì alla ricostruzione di Manila dopo la distruzione avvenuta nella seconda guerra mondiale
Divenne in seguito un profondo e arguto conoscitore dei nativi e una specie di istituzione nazionale

Si era allontanato migliaia di chilometri dalla sua Cremona dove era nato e si era fatta una famiglia.  Aveva conosciuto le  prime  soddisfazioni ma anche cocenti ed amare delusioni di ordine politico. 
Animato da nobili  sentimenti di  giustizia,  Nino Monti reagì ad un’ingiustizia perpetrata ai suoi danni abbandonando senza indugi l’ingrato mondo provinciale per cercare altrove quei riconoscimenti che nella sua città non gli erano stati pienamente tributati.
Si trasferì nelle Filippine in seguito all’invito di un illustre architetto filippino e  questa  personalità  lo aiutò in tanti  frangenti; lo sostenne a tal punto che  lo pretese  l’intera Manila. A guerra finita dovette  ristrutturare le chiese distrutte, installare  nuovi monumenti e correggere i piani regolatori della grande città . Elaborò il piano insieme al suo amico architetto e lo mise in atto, trasformandosi anche in industriale, assumendosi impegni di lavoro enormi,  ed il materiale impegnato proveniva quasi tutto dalle industrie italiane, dando una testimonianza certa e indiscutibile anche in progetti architettonici.
Aiutò i numerosi  italiani in difficoltà che  ivi si trovavano quando i giapponesi si impadronirono delle Filippine e di Manila. Subì anche la prigionia  in un campo di concentramento; << Monti ha collaborato col nemico, Monti è un traditore ! >>; riuscì  ad evitare   il plotone d’esecuzione per l’intervento di una personalità religiosa.
Intimamente religioso, sempre se­reno, ricco di affetti e di entusiasmi, instancabile nel lavoro, capace di sorridere di sè e della vanità degli uomini, Francesco Riccardo Monti fu una personalità affascinante, un ar­tista d’eccezione, uno scultore ben degno d’essere ricordato.
Morì in Manila improvvisamente travolto dalla sua stessa macchina mentre era nel pieno della gloria artistica.



sabato 19 maggio 2012


L'Uomo e la maschera - Nudino seduto - Proprietà privata
Testa di bimba orientale, ubicazione Manila, foto di Silvana Diaz

lunedì 7 maggio 2012


 Busto-ritratto di Donna Aurora Quezon
Esposto nella mostra- omaggio allo scultore italiano Francesco Riccardo Monti nell’agosto del 2005 all’Università Santo Tomas di Manila.
Donna Aurora era la moglie del Presidente Luis Manuel Quezon e First Lady delle Filippine dal 1935-1944. Il ritratto, in stile Art Decò, trasmette tutta la dignità e la dolcezza di questa Prima donna della terra (A.V. Hartendorp, cav. FrancescoRiccardo Monti- scupltor in the Phillippine Magazine, dicembre 1935).
La sua tomba si trova accanto al marito nel Memorial Quezon,  santuario, localizzato in Quezon City e terminato nel 1978, cento anni dopo la nascita del  Presidente. I tre angeli collocati sulla punta di ogni pilone del monumento  simboleggiano le  isole principali del paese: Luzon, Visayas e Mindanao.   Trattengono tra le mani una corona composta dal fiore nazionale filippino: la sampaguita.  


giovedì 3 maggio 2012

La grande scultura è collocata nell'edicola La funeraria Paz di Manila

Frate, Proprietà privata.  Foto di Silvana Ancellotti Diaz (Galleria Duemila-Manila)